Le miniere di metalli per auto elettriche in Congo mettono a dura prova la salute dei lavoratori e delle famiglie

La corrispondente Katharine Houreld e la fotografa Arlette Bashizi hanno viaggiato insieme attraverso il Congo sudorientale, visitando le miniere industriali e artigianali nelle tre più grandi città minerarie di cobalto del paese. Houreld è il capo ufficio per l'Africa orientale del Washington Post, con sede a Nairobi, con responsabilità che si estendono dal Corno d'Africa alla punta meridionale del continente. Bashizi è un fotografo congolese, con sede a Goma, concentrato su questioni legate alla salute, all'ambiente e alla cultura.

FUNGURUME, Repubblica Democratica del Congo — Alain Kasongo, corpulento e con il pizzetto, ha lavorato per quattro anni alla guida dei camion pesanti che trasportavano tonnellate di minerale di cobalto da un buco in una delle più grandi miniere del Congo. Le vibrazioni dell'attrezzatura e gli scossoni della guida su terreni accidentati durante i suoi turni di 12 ore potrebbero essere sconvolgenti, ha detto. Alla fine, il dolore alla colonna vertebrale divenne così insopportabile da richiedere un intervento chirurgico.

Suo fratello maggiore, Patchou Kasongo Mutuka, faceva lo stesso lavoro nella stessa miniera. Ha subito lo stesso infortunio e ha richiesto lo stesso intervento chirurgico, così come altri 13 conducenti di escavatori e camion della miniera che sono stati intervistati. Hanno alzato le magliette per rivelare cicatrici chirurgiche e hanno aperto cartelle cliniche accuratamente piegate che confermavano i loro resoconti. A loro volta nominarono altri sette colleghi che avevano subito la stessa sorte, tutti nell'arco di due anni.

"Mi faceva così male quando tornavo a casa che rimanevo sveglio la notte", ha detto Alain Kasongo, 43 anni, mostrando protuberanze e creste sul suo corpo a causa di quelle che ha detto essere tre operazioni.

La pressione per produrre cobalto è enorme. È un ingrediente essenziale nelle batterie della maggior parte dei veicoli elettrici e di molti dispositivi elettronici di consumo. E la Repubblica Democratica del Congo, o Congo in breve, è la re del cobalto. Secondo Benchmark Mineral Intelligence, l’anno scorso ha rappresentato circa tre quarti della produzione globale. Questo cobalto può avere un prezzo umano elevato.

Sette anni fa, le rivelazioni sulle terribili condizioni di lavoro nel settore minerario informale del Congo sono balzate ai titoli dei giornali di tutto il mondo dopo che Amnesty International e il gruppo congolese per i diritti Afrewatch hanno pubblicato un rapporto che descriveva in dettaglio morti e feriti tra gli innumerevoli bambini che lavoravano in miniere su piccola scala scavate a mano, spesso in tunnel scavati manualmente che spesso crollavano e seppellivano vivi i giovani minatori.

Da allora, l’appetito globale per il cobalto del Congo è cresciuto notevolmente, principalmente guidato da un drammatico aumento della domanda di veicoli elettrici. Quasi il 90% del cobalto prodotto in Congo, dove si trovano la metà delle riserve mondiali, viene utilizzato nelle batterie, comprese quelle utilizzate dalle case automobilistiche americane, francesi, tedesche, giapponesi e sudcoreane. Si prevede che la domanda di cobalto aumenterà di 20 volte entro il 2040, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia.

Top cobalto-

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130 milioni di tonnellate

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la Repubblica Democratica

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130 milioni di tonnellate

Principali paesi produttori di cobalto

Paesi con le maggiori riserve conosciute

10K

Democratico

Repubblica del Congo

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Principali paesi produttori di cobalto

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Marocco

Cuba

Democratico

Repubblica del Congo

Filippine

Papua Nuova Guinea

Guinea

Indonesia

Australia

Il più grande conosciuto

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la Repubblica Democratica

del Congo

130M

tonnellate metriche

10K

Principali paesi produttori di cobalto

Paesi con le maggiori riserve conosciute